HomeSanitàCovid, finalmente una data! Il viceministro Sileri: “Normalità? Spero per Giugno”

Covid, finalmente una data! Il viceministro Sileri: “Normalità? Spero per Giugno”

Veramente interessante l’intervista rilasciata al quotidiano “Libero” da Pierpaolo Sileri, viceministro della Sanità. Nel testo, il noto chirurgo spiega che il peggio è probabilmente passato, e che ci sarà la possibilità di riaprire un po’ l’Italia. Finalmente, aggiungiamo noi. “Stiamo riaprendo perché si sono create le condizioni per farlo. Sono decisioni che non c’entrano nulla con la sorte del governo. Stiamo facendo un passo secondo la gamba. La situazione non è stabilizzata ma ci sono elementi che mi fanno dire che abbiamo scavallato”. Ancora possibile la terza ondata, ovviamente, che per Sileri potrebbe esserci ma con dimensioni comunque inferiori a quella che è stata la seconda.

Importante la precisazione di Sileri per quanto concerne un ritorno alla normalità: ebbene, come da più parti invocato, si parla di una data ben più vicina di quanto dichiarato da ben altri virologi: “Tornare a vivere normalmente? Spero da Giugno, i vaccini saranno fondamentali“. Ovviamente, il tutto si deve al percorso avviato proprio con gli antidoti per il Covid: “Entro marzo avremo vaccinato quasi tutti gli ottantenni, che costituiscono la stragrande maggioranza dei decessi da virus. Se metti in sicurezza le categorie più fragili, automaticamente si svuotano gli ospedali ed è più facile assistere i malati” ha dichiarato Sileri, aggiungendo poi che una certa protezione di gregge si sta già creando in determinate aree, come Bergamo e Brescia.

Brutta figura, invece, dalle sue parole per il dimissionario Governo Conte, che aveva addossato interamente le responsabilità delle chiusure alle scelte del Comitato Tecnico Scientifico: “La gestione della pandemia è una mediazione tra la politica e la sanità. Quando spingo per le aperture prevale in me il medico, che conoscendo il virus ne ha meno paura dei politici. Contrariamente a quanto si crede, il governo ha spinto per la chiusura più dei medici”.

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