L’EVOLUZIONE DEL RITRATTO CONTEMPORANEO: UN PERCORSO TRA REALISMO E ASTRAZIONE ALLO SPA | SPAZIO PER ARTE – OLEGGIO (NO)

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In un’epoca in cui le moderne tecnologie permettono a chiunque di condividere immagini di sé, capaci di rappresentare una vasta gamma di emozioni e situazioni, perché continuare a esplorare il ritratto nell’arte? Cosa rende il ritratto una sfida ancora così affascinante per gli artisti contemporanei? Queste domande sono alla base del nuovo progetto espositivo ospitato da SPA | Spazio Per Arte ad Oleggio, un percorso che si concentra sulla trasformazione del ritratto, da raffigurazione figurativa e realistica ad espressione astratta e introspettiva.

 Etimologicamente, il termine “figure” deriva dal verbo latino fingere, che significa “plasmare” o “forgiare”. In questa prospettiva, il ritratto diventa non solo una forma esteriore che riproduce fedelmente un volto, ma un’esperienza modellata dall’artista sulla base della propria percezione e del proprio vissuto. In altre parole, il ritratto non è più una semplice rappresentazione fisica, ma diventa una manifestazione delle caratteristiche emotive e psicologiche del soggetto.

Nella contemporaneità, il ritratto continua a mantenere una sua rilevanza nonostante la facilità con cui la tecnologia può replicare emozioni e stati d’animo. Anzi, questa facilità può essere vista per gli artisti come un’opportunità di sfida alle convenzioni e all’ esplorazione di nuove vie espressive.

Federica Mingozzi, curatrice della mostra, sottolinea come oggi “il ritratto” sia diventato un campo di sperimentazione: «Si è imposta nel corso del tempo una tendenza che va al di là del realismo. Si intende per ritratto anche un’immagine distorta della persona, mediata e filtrata dall’occhio dell’artista che ne interpreta la psicologia attraverso un modello cognitivo del tutto personale».

Questa evoluzione del ritratto pone al centro un dialogo tra due modalità interpretative apparentemente inconciliabili: da un lato, il realismo tradizionale, che cerca di rappresentare fedelmente il soggetto; dall’altro, un approccio astratto, in cui l’essenza psicologica ed emotiva del soggetto prevale sulla rappresentazione fisica. Come evidenziato da Mingozzi, le estremizzazioni gestuali e comportamentali, tipiche del ritratto contemporaneo, diventano strumenti potenti per rivelare la dimensione interiore del soggetto. Questi gesti distorti e frammentati permettono all’artista di esplorare l’individualità del soggetto, ma anche di proiettare le proprie intenzioni, emozioni e visioni nel processo creativo. Questo confronto tra realismo e astrazione sfuma sempre di più, nel lasciare spazio ad interpretazioni soggettive in cui il ruolo dello spettatore è centrale. Il visitatore è chiamato a decodificare un linguaggio complesso, ma efficace, che svela il mondo interiore sia dell’artista che del soggetto rappresentato.

SPA | Spazio Per Arte diventa così un luogo di connessione tra il passato e il presente dell’arte, in cui il ritratto, nella sua accezione contemporanea, sfida il visitatore a confrontarsi con le proprie percezioni e ad instaurare un dialogo con le opere esposte. Il senso del percorso espositivo è quello di creare uno spazio “veritiero e dell’anima”, dove il rapporto tra lo spettatore e i soggetti rappresentati diventa reciproco e intenso.In un mondo saturo di immagini digitali, il ritratto contemporaneo si riprende il suo ruolo di esploratore dell’interiorità, testimone del fatto che l’arte, ancora oggi, è uno dei mezzi più efficaci per capire la complessità dell’essere umano e delle sue emozioni.

Gli artisti in mostra: David Finn, Hermann Albert, Miriam Cahn,Tanja Roscic, Zahra Dogan, Georgia Gardner Gray, Brandon Landers, Reiner Fetting, Sofia Mitsola, Mimmo Paladino, Cindy Sherman, Alice Visentin, William Kentridge, Anselm Kiefer, Kiki Smith