VULCAIA IMANA 2021

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Cucina & Cantina / Mario Travaglini / 171

    L’assaggio di questa settimana riguarda un bianco  poco costumato, almeno nel centro sud dell’Italia. Si tratta di un vino prodotto dalla cantina Inama nella sub zona del Soave, in Veneto, da un vitigno di origine francese: il Sauvignon. Questa famiglia produce vino da oltre cinquant’anni come unica attività, oggi arrivata alla terza generazione, perseguendo un ben definito progetto: produrre vini diversi che posseggano come unico fine quello di corrispondere al territorio, al di fuori degli stili e dai gruppi di tendenza. Con Vulcaia, l’idea era quella di far conoscere il territorio del Soave, non attraverso il suo vino Classico, ma con una interpretazione del Sauvignon che, cresciuto su questo terreno vulcanico, aveva dato origine ad una versione del tutto nuova della varietà francese. con fragranze e aromi difficilmente riconducibili alle tipiche note varietali. La dimostrazione del fatto che è il territorio, con le sue caratteristiche, a dominare il vitigno e non viceversa.

Provenienza :   Soave- Veneto

Annata : 2021

Gradazione alcolica: 13% vol.*

Varietà delle uve: Sauvignon 100%

Tipologia: Questo sauvignon del Veneto nasce da vigne  ubicate ad una altitudine che varia dai  30 ai 150 mt s.l.m esposte a Sud / Sud-Ovest su suoli  di basalto lavico (Vulcanico). Il sistema di Allevamento e a Pergola Monolaterale, Guyot

Vinificazione : Dopo la vendemmia, che avviene in genere nel mese di settembre, una volta giunti in cantina, i grappoli vengono diraspati e lavorati secondo una tecnica detta “non riducente”, ovvero senza alcuna aggiunta di SO2: la microflora indigena ha così modo di sviluppare e di caratterizzare il mosto. Dopo un tempo che va da una a tre ore la macerazione pellicolare delle uve ottimizzano questo processo. Dopo una decantazione statica di 24 ore, il mosto svolge la fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata di 16-18°C. Il vino è quindi sottoposto ad affinamento prima di essere imbottigliato.

Caratteristiche organolettiche: Nel bicchiere si presenta con colore giallo intenso con leggeri riflessi verdognoli che col tempo tendono a divenire dorati. All’olfatto esprime sentori di agrumi e melograno mentre all’assaggio risulta dritto, minerale con sapide sfumature di mandola e nocciola. Piacevole, lungo e persistente il finale, specie se l’abbinamento gastronomico risulta indovinato.

 Temperatura di servizio: 12 °C

Conservazione : fino al  2026

Abbinamenti gastronomici:  si sposa bene con un crudo di scampetti e gamberi rossi, come anche con una insalata nizzarda o una insalata “cesar” o, ancora, con delle uova cotte al tegamino con asparagi. Tuttavia, per chi vuole osare, il mio consiglio  è di provarlo con un risotto con asparagi e vongole veraci.

(M. Travaglini)