LA MIA VAGINA. ANTOLOGIA DI POESIA FEMMINISTA RUSSA CONTEMPORANEA

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L’antologia “La mia vagina”, curata da Massimo Maurizio, raccoglie le opere di diciotto autrici russofone che hanno fondato o aderito al movimento dell’F-pis’mo (progetto di scrittura femminista). Questo volume rappresenta un omaggio al coraggio delle poetesse che, nonostante le difficoltà politiche e sociali, continuano a portare avanti il discorso femminista nella Russia contemporanea.

La genesi del movimento femminista russo è stata complessa, ma ancora nel 2022 si poteva osservare un panorama variegato e attivo di attiviste, un movimento culturale tra i più interessanti degli ultimi quindici anni. Gli avvenimenti successivi hanno disperso molte voci e creato barriere per uno sviluppo naturale del discorso femminista in Russia. Tuttavia, le poetesse russe continuano coraggiosamente a sostenere le proprie convinzioni e rivendicazioni.

Massimo Maurizio ha tradotto le opere di diciannove poetesse russofone, tutte impegnate in una viscerale risemantizzazione del concetto di femminilità. La prefazione del curatore offre un quadro completo delle diverse forme in cui si articola il rapporto tra linguaggio poetico e discorso femminista in epoca tardo e post-sovietica.

Cresciute in un mondo machista, le poetesse rinunciano allo status passivo della vittima e si uniscono per creare nuove coordinate assiologiche, un nuovo modo di ragionare, comunicare e vivere che si fonda su corporeità e lingua. Il corpo femminile nelle loro poesie diventa uno spazio di infinite possibilità semantiche, nell’ssorbire significati negati dal linguaggio tradizionale e nel forgiare un codice linguistico filosofico-sensoriale, mantenuto anche nella versione italiana, grazie al lavoro del traduttore.

Gli organi femminili come la vagina, il seno, il clitoride e la vulva diventano strumenti di conoscenza e di espressione del proprio potenziale privato e politico. Esempi significativi di queste strategie sono le poesie “La mia vagina” e “La categoria del reggiseno”. Nonostante i venticinque anni che le separano, entrambe le opere condividono la tendenza a trasformare rispettivamente la vagina e il seno in epicentri di interazione tra l’io ed il mondo, tramite un movimento di liberazione e riappropriazione del corpo. in contrasto con l’immagine stereotipata dell’eterno femminino: sono corpi sanguinanti, desideranti e contraddittori. Le protagoniste dell’antologia sono donne reali che parlano liberamente delle proprie pulsioni sessuali, spesso dirette e soddisfatte da altre donne.

(R.P:)

Giusto per comprendere quale livello di democrazia sia vigente nella Russia di Putin il 27 aprile 2024 Feministskoe Antivoennoe Soprotivlenie (FAS), il Movimento di resistenza femminista contro la guerra viene dichiarato organizzazione “non gradita” . 

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“Amo quando il tuo membro è coperto del mio sangue, /e mi piace pensare che anche tu abbia le mestruazioni, /che un sangue tiepido e salato sgorghi dal piccolo buchino/sulla tua cappella.”

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“lei ha capito che quell’uomo avrebbe voluto mangiarla
lo aveva avvertito con tutto il corpo
che quel corpo il suo corpo la sua carne
che il suo corpo era carne per lui

che il suo corpo era cibo per lui
che lui era un cacciatore e lei cibo” 

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“un’altra persona del nostro giro
mi ha violentata tre anni fa
mi ha detto che per lui è stato un atto importante
attraverso la violenza su di me
ha acquisito il suo fallo perduto
l’ha fatto proprio per questo” 

 

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poi mi ha picchiata. ha chiesto scusa. io l’ho perdonato
poi mi ha picchiata. ha chiesto scusa. io l’ho perdonato
poi mi ha minacciata. ho cercato di andarmene. lui mi ha
                                      [detto:
se te ne vai uccido tuo figlio.
E così la nostra casa è diventata una zona calda. C’erano
                                      [militari, donne, bambini.
Dopo tanti anni posso dire di aver vinto quella guerra.
                                      [Al notiziario non ne hanno mai parlato.

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la poesia deve migrare in una lingua con la quale
sia possibile parlare di violenza senza farsi prendere
[dall’ammaliante esaltazione
di parlare di violenza e non tacerne
la poesia deve migrare in una lingua
che fermi la violenza 

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La mia vagina: il mio cosmo mestruale in miniatura: il pianeta dell’utero,
le comete delle ovaie, la galassia lattea della vulva gonfia
[…]
La mia vagina è l’amore, la storia e la politica 

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