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AUTONOMIA: Lo spettro!

Foto sotto il titolo da da “Pulcinella e la danza degli spettri” di Paolo Ferraiolo ( fonte You Tube)

Editoriale  / 161

 di Pierluigi Palmieri

 

La presente legge, nel rispetto dell’u[1]nità nazionale e al fine di rimuovere discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali sul territorio, nel rispetto altresì dei princìpi di unità giuridica ed economica, di coesione economica, sociale e territoriale, anche con riferimento all’insularità, nonché dei princìpi di indivisibilità e autonomia e in attuazione del principio di decentramento amministrativo e per favorire la semplificazione e l’accelerazione delle procedure, la responsabilità, la trasparenza e la distribuzione delle competenze idonea ad assicurare il pieno rispetto dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui all’arti[1]colo 118 della Costituzione, nonché del principio solidaristico di cui agli articoli 2 e 5 della Costituzione, definisce i princìpi generali per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia in attua[1]zione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e per la modifica e la revoca delle stesse, nonché le relative modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione, nel rispetto delle prerogative e dei Regolamenti parlamentari.

( Legge 19 giugno 2024, Autonomia differenziata, Art. 1 Finalità, comma 1 –  )

  Mercoledì 19 giugno 2024 la Camera dei deputati  ha approvato  in via definitiva il Disegno di Legge sull’autonomia differenziata delle Regioni italiane.  Mentre aspettiamo la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica, prevista entro trenta giorni da tale data, stiamo assistendo al solito tran tran di reazioni, tutte strumentali e demagogiche, da parte dei rappresentanti di maggioranza e opposizione. Un argomento del genere trattato da  alcuni sostenitori e da tanti oppositori con commenti indegni di chi rappresenta un popolo, che certamente se li merita per averli votati, ma rischia di vedersi passare per l’ennesima volta sulla testa un “UFO”  di cui riuscirà a cogliere le sembianze solo a giochi ormai fatti. L’entusiasmo esagerato ed il sorriso beffardo di Salvini sembra richiamare l’anacronistico scissionismo della Lega bossiana di prima maniera e presta il fianco alle reazioni sguaiate della Schlein, che con la sua consueta postura azzannante annuncia  lo spettro dell’Italia  spaccata in due con il Sud  (elettorato da recuperare) “bastonato”. Non solo perché il personaggio è napoletano, viene spontaneo pensare a Pulcinella e la sua  “Danza degli spettri” al teatro dei burattini dei Fratelli Ferraiolo.

Foto 1 da “Pulcinella e la danza degli spettri” di Paolo Ferraiolo ( fonte You Tube)

Per chi, come chi scrive, più di un decennio fa provò in qualche modo ad aprire gli occhi agli abruzzesi ed in particolare a quelli della provincia dell’Aquila, sulla opportunità offerte dal Federalismo contro il secessionismo questa legge arriva, addirittura tardivamente,  a completare  un percorso di consapevolezza politica dei leghisti della prima ora (Calderoli in testa). La Costituzione Italiana (e con essa lo Stato) non sono messi più in discussione e con i cosiddetti LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) il gap che sussiste attualmente tra le regioni del Sud e quelle del Nord almeno per quanto riguarda il settore della sanità e il fisco, non potrà che restringersi. Anche per la Scuola, su cui torneremo presto in modo più dettagliato, si intravvedono  nuove opportunità organizzative, sia in termini di criteri di assunzione dei docenti e del personale amministrativo che per i relativi aspetti retributivi. Questo lo deduco, garantendo che mi sono armato della massima obiettività, dalla nuda e cruda ri-lettura  degli undici articoli che compongono il Disegno di Legge approvato  al Senato già sei mesi  e ora legge.

Oggi mi riprometto di dare l’opportunità a chi ci segue  di fare altrettanto riportando il link dell’intero provvedimento in calce a questo editoriale, il cui incipit è proprio il primo comma dell’articolo 1 della legge  in questione.

All’uopo, qui di seguito inserisco una sorta di sintesi degli argomenti, propedeutica alla lettura integrale perché  la presenza di pur necessari riferimenti alla normativa precedente potrebbe costituire fattore di “disturbo”:

  1. rapporti internazionalie con l’Unione europea delle Regioni;

  2. commercio con l’estero;

  3. tutela e sicurezza del lavoro;

  4. istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale;

  5. professioni;

  6. ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi;

  7. tutela della salute;

  8. alimentazione;

  9. ordinamento sportivo;

  10. protezione civile;

  11. Governo del territorio;

  12. porti e aeroporti civili;

  13. grandi reti di trasporto e di navigazione;

  14. ordinamento della comunicazione;

  15. produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia;

  16. previdenza complementare e integrativa;

  17. coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;

  18. valorizzazione dei beni culturali e ambientali, promozione e organizzazione di attività culturali;

  19. casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale;

  20. Enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale;

  21. organizzazione della giustizia di pace;

  22. norme generali sull’istruzione;

  23. tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.

Il lettore scoprirà che al netto del teatrino dei politici sono tutte tematiche che mettono in gioco gli amministratori delle singole regioni in maniera più diretta in termini di responsabilità, di intraprendenza  e di capacità organizzativa, che il cittadino dovrà saper  valutare.

Foto 2 da “Pulcinella e la danza degli spettri” di Paolo Ferraiolo ( fonte You Tube)

Se il  decentramento amministrativo non semplificherà le procedure e non accelererà i procedimenti, non produrrà “depurazione” burocratica  l’elettore potrà, a sua volta, vestire i panni di Pulcinella, imbracciare il suo bastone e… “spaccargli il provolone”.

–Qui sotto il  TESTO INTEGRALE della legge su  “Autonomia differenziata”

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