HomeLa RivistaE’ NATA UNA NUOVA AMAZON? FORSE….

E’ NATA UNA NUOVA AMAZON? FORSE….

Valore & Valori 159

di Mario Travaglini

  Per essere come si suol dire sul pezzo, avrei voluto e dovuto parlare della decisione presa ieri l’altro dalla BCE in ordine al ridicolo taglio dei tassi dello 0,25%. Così facendo avrei però oscurato un altro tema che rischiava di divenire obsoleto. Ho optato per questa seconda soluzione con la promessa di tornare sull’argomento “tassi” non appena si pronunzierà la Fed il cui orientamento ci farà capire meglio il percorso della politica monetaria  da qui alla fine dell’anno. Oggi voglio ricordare che la scorsa settimana Amazon ha compiuto 27 anni. Chi ha avuto il coraggio di investire 1.000 dollari nell’IPO (1) di Amazon avrebbe oggi più di 2,5 milioni. Per molti questa sembra essere la strategia di investimento ideale che consiste nell’identificare le start-up “nella culla” e mantenerle a tempo indeterminato. Sono in molti a chiamarla “strategia dell’attesa e della speranza”.  In effetti, bisogna convenire che c’è una certa attrazione nell’intervenire tempestivamente e raccogliere i frutti dell’investimento senza correre particolari rischi. Per il piccolo risparmiatore/investitore può anche essere gratificante raccontare agli amici di una società poco conosciuta che si è affermata nel mondo e che gli ha permesso di guadagnare molto in borsa. E’ tipico il “Te l’avevo detto” o anche “Non mi hai voluto ascoltare”. Molti nella comunità degli investitori fanno spesso riferimento ai loro successi passati, ma ecco la verità… A parte Jeff Bezos e una manciata di dipendenti Amazon, e probabilmente anche la sua ex moglie, è difficile trovare qualcuno che detenga azioni Amazon da 27 anni.

Gli investitori della prima ora hanno avuto i loro alti e bassi ed hanno visto le loro azioni passare da circa 5 dollari nel 1999 a 30 centesimi nel giro di due anni. Solo dopo dieci anni le azioni di Amazon tornarono comodamente sopra la soglia dei 5 dollari. In retrospettiva, acquistare e detenere azioni Amazon oggi sembra un gioco da ragazzi. Ma praticamente nessuno, a parte Jeff Bezos, lo ha fatto.

Sollevo questo tema nel contesto di un’altra società che è stata quotata in borsa un paio di settimane fa.  Si tratta di Oklo, un’azienda specializzata in piccoli reattori modulari (SMR) che ha legami con Microsoft, ha stipulato contratti multimilionari e ha fatto offerte al fornitore di data center Equinex. Ha inoltre beneficiato dei primi investimenti di Sam Altman, CEO di Open AI. In molti sensi, la storia di Oklo è forse ancora più avvincente di quella di Amazon. Mentre l’intelligenza artificiale continua a esplodere ed espandersi a livello globale, la domanda di data center sempre più assetati di energia sembra a questo punto inevitabile. E una soluzione chiara risiede nella tecnologia nucleare SMR. Il mese scorso, le azioni Oklo venivano scambiate a più di 15 dollari. Oggi, alla chiusura di venerdi 7 giugno, sono scese a 8,48 dollari essendo la società  ancora lontana dal generare entrate significative, per non parlare di un profitto per gli investitori. Come per Amazon l’IPO di questa azienda è principalmente una strategia per raccogliere fondi per futuri progetti di ricerca e sviluppo. In secondo luogo c’è da sapere che Oklo è una di quelle società di cassa o SPAC (2) che in genere registrano risultati modesti durante i primi anni di attività e che  presentano spesso rendimenti negativi dopo la chiusura di un accordo SPAC  che, soprattutto nelle fasi iniziali, sono progettati per avvantaggiare gli addetti ai lavori di Wall Street e non i comuni mortali. Segnalo due aspetti che a prima vista potrebbero spaventare ma che sono la normalità per questo di tipo di azienda. Investire in queste società SPAC in fase iniziale non è come acquistare Amazon nel 1997. È più come giocare al casinò di MonteCarlo o di Las Vegas.  Nei primi tre mesi di quest’anno, Oklo ha inghiottito più di 1,2 milioni di dollari con entrate pari a zero. La mia strategia è aspettare che l’entusiasmo attorno a queste nuove fonti energetiche si plachi, continuando a trarre vantaggio dalla crescente popolarità dell’intelligenza artificiale. Se gli SMR diventeranno popolari, consentiranno ai data center AI di crescere senza vincoli e con costi operativi molto bassi. Ciò renderà più redditizie  le azioni di  fornitori di software che svilupperanno la prossima generazione di siti Web e applicazioni. Le imprese in fase iniziale possono essere entusiasmanti e i potenziali guadagni possono cambiare la vita, tuttavia la verità è che Amazon è stato un jackpot formidabile e forse irripetibile, ma puntare senza fretta  pochi spiccioli su Oklo senza compromettere il proprio piano di investimento potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa. Concludo con questa riflessione : è molto meglio avere ragione riguardo a un investimento che essere troppo precipitosi e pensare di essere in vantaggio.

 

 

(1) IPO è l’acronimo di Initial Public Offering, che è un termine usato per descrivere il processo che le società private attuano per raccogliere fondi prima che le azioni vengano quotate in borsa.

 

(2) Le Spac sono società veicolo create da un ristretto gruppo di persone (promoters) che apportano il capitale iniziale e, successivamente, si quotano per raccogliere ulteriori capitali.

 

Nessun Commento

Inserisci un commento