EXPODEMIC, il Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura Stranieri, è tornato per un’altra edizione, ospitato nel prestigioso Palazzo delle Esposizioni di Roma. Una manifestazione già presente in molte altre nazioni e finalmente utilizzata anche nel nostro paese utile per una ricognizione delle didattiche artistiche sviluppate dalle varie istituzioni a ciò preposte. Questa manifestazione si rivela un crocevia culturale dove arti figurative, plastiche, foto-cinematografiche, sole o in contaminazione fra di loro, letteratura, musica e scienza, di diverse nazioni, si incontrano per regalare ai visitatori un’esperienza unica.
Le prime quattro immagini che seguono sono relative ad alcuni degli artisti presenti nella manifestazione.
La notizia del Festival offre inoltre l’opportunità di una breve nota sulla contemporaneità nell’arte, i suoi significati, la varietà e versatilità comunicativa dei linguaggi utilizzati, nella brevissima descrizione di un fenomeno che appartiene a tutto il nostro mondo globalizzato.
A questa seconda parte sono correlate le undici immagini di altrettanti artisti.
EXPODEMIC Sarina Scheidegger, Who am I, 2024
EXPODEMIC Federica Di Pierantonio, Solo, 2024
EXPODEMIC Hans-Schabus, 2024
EXPODEMIC Tura Oliveira, Labirinto, 2024
La contemporaneità nell’arte è un concetto complesso e multidimensionale che abbraccia una vasta gamma di pratiche, idee e tecniche. La sua definizione non si limita semplicemente ad un periodo storico, ma coinvolge una continua evoluzione di linguaggi e significati. Il periodo storico si riferisce generalmente alle opere prodotte dagli artisti a partire dalla seconda metà del XX secolo fino ai giorni nostri, periodo che segue quello dell’arte moderna, caratterizzato da una grande diversità stilistica e concettuale dove la sua definizione non è solo cronologica ma anche segnata da un approccio innovativo e sperimentale che sfida o usa a piacimento le convenzioni artistiche tradizionali.
Johanna Toruño,liberazione di Gaza, progetto CHEAP di Bologna
L’arte contemporanea abbraccia una varietà di pratiche e influenze globali, nel riflettere il mondo interconnesso di oggi. Gli artisti utilizzano materiali e temi che affrontano questioni globali come i diritti umani e l’ecologia, il riuso e il riciclo e dove la filosofia contemporanea, con la sua enfasi sull’intersezionalità, trova espressione in opere che superano i confini nazionali e culturali, nel promuovere una visione del mondo più inclusiva e interconnessa. Il pensiero moderno tendeva a cercare verità universali e obiettive nelle quali l’arte moderna, spesso, rifletteva questa ricerca di ordine e significato attraverso forme geometriche, proporzioni precise e narrazioni coerenti. Al contrario, il pensiero contemporaneo abbraccia la relatività e la soggettività.
Antonio Mallus, geometrie simboliche 2022
L’arte contemporanea è caratterizzata da una molteplicità di voci e interpretazioni che sfidano in continuazione l’idea di una singola verità o significato. Gli artisti moderni, pur innovando, si relazionavano spesso con la tradizione, nella ricerca di un suo superamento o trasformazione.
Giovanni Manunta in arte Pastorello, Fantomas 2022
L’arte contemporanea, invece, tende a decostruire la tradizione, nel mescolare e riconfigurare elementi storici in modi nuovi e spesso ironizzando su di essi. Questa differenza riflette una diversa concezione del tempo e della storia, con il moderno che vede il progresso come una linea retta ed il contemporaneo che lo vede invece come un reticolo complesso.
Bruno Petretto, Pentagramma 2022, residui organici su filo spinato e tavola di compensato
Chiara Calore, Venere 2021-22
L’arte moderna s tata spesso creata per essere contemplata in modo passivo, con l’artista come autore principale del significato. L’arte contemporanea, invece, invita il pubblico ad una partecipazione attiva, nell’incoraggiare l’interazione diretta che abbraccia complessità, relatività e pluralismo.
Danilo Sini, Al limite del senso 2022
Questa partecipazione riflette una filosofia contemporanea che valorizza l’intersoggettività e la co-creazione del significato.
Marco Ippolito, Monolito 2024. Acrilico e Xilografia su compensato
Nelle scienze ed in molte altre discipline, il progresso è spesso visto come una linea retta, con ogni scoperta che si basa su quelle precedenti. L’arte, invece, non segue necessariamente questa logica. Gli artisti contemporanei possono guardare al passato per trarne ispirazione, appropriandosi di tecniche e stili di epoche precedenti, funzionale alla creazione di qualcosa di nuovo ed originale. Questo processo di retrospettiva ed innovazione simultanea è una caratteristica distintiva della attuale pratica artistica dove gli operatori dell’arte utilizzano la citazione e la riappropriazione di tecniche e metodologie per creare significato.
Angelino Fiori, Mare Nostrum 2022
Molti artisti hanno creato opere che ricontestualizzano immagini storiche, mettendo in discussione le nozioni di originalità e autorialità. La filosofia estetica ci invita a vedere l’arte non come una sequenza lineare di progressi, ma come un campo dinamico e ciclico dove passato e presente coesistono e si influenzano reciprocamente. L’arte, attraverso la sua capacità di attingere liberamente alle tecniche e alle poetiche di varie epoche, dimostra una flessibilità ed una ricchezza che altre discipline spesso non possiedono. Questo andare avanti e indietro nel tempo non solo arricchisce la pratica artistica, ma anche la nostra comprensione della storia e della creatività umana.
