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GEORG BASELITZ: BELLE HALEINE- GALLERIA DEGLI ANTICHI DI PALAZZO GIARDINO, SABBIONETA

Sino al 24 novembre 2024, la suggestiva architettura rinascimentale della Galleria degli Antichi di Palazzo Giardino di Sabbioneta ospita la mostra Belle Haleine di Georg Baselitz. La mostra segna una tappa importante per la Fondazione Sabbioneta Heritage, che dopo un anno di attività, entra nel vivo della valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale del sito UNESCO di Sabbioneta, la Città Ideale fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna. Ezio Zani, Direttore della Fondazione Sabbioneta Heritage, sottolinea la sinergia tra Vespasiano Gonzaga e Georg Baselitz: “Entrambi mettono l’uomo al centro del loro pensiero, sebbene da prospettive diverse. Portare l’arte di Baselitz nella galleria del Duca è una consacrazione, nel restituire  questi ambienti alla loro vocazione di conservazione la bellezza.”

Sotto i soffitti lignei e lungo le ventisei arcate della Galleria degli Antichi, la seconda galleria affrescata più lunga d’Italia dopo quella degli Uffizi, sono esposte imponenti sculture e grandi dipinti su tela. Per la prima volta in Italia, tutte insieme, dieci provocatorie incisioni di Baselitz, provenienti da collezioni private e dalle gallerie internazionali Thaddaeus Ropac e Cristea Roberts. Queste opere, con il loro tratto vigoroso e spietato e la consuetudine di rappresentare figure capovolte, raccontano lo struggimento e le angosce del ‘900.

Mario Codognato, curatore della mostra, spiega: “Questa è la prima volta che le dieci colossali e provocatorie linoleografie, intitolate collettivamente Belle Haleine, vengono esposte insieme da quando furono realizzate oltre 20 anni fa. Il titolo è tratto da un’opera di Marcel Duchamp, a cui Baselitz fa spesso riferimento, minando l’affermazione che la pittura è morta attraverso dipinti che elaborano le parole e le opere di Duchamp.”Le opere esposte sono tra le più significative della carriera di Baselitz, mostrando la poliedricità di un pioniere dell’arte contemporanea. La mostra esplora la connessione tra Baselitz e Marcel Duchamp, con il titolo Belle Haleine che rimanda all’opera omonima di Duchamp e Man Ray del 1920.

               

Le opere esposte riflettono la poliedricità di Baselitz, con un forte legame con l’arte di Duchamp. Oltre alle sculture e ai dipinti, le dieci incisioni, ciascuna alta oltre due metri, dove l’uso del linoleum come materiale ha permesso all’artista di lavorare su larga scala con una grande eleganza e dinamicità. Le incisioni, linoleografie di grandi dimensioni, rappresentano scene tratte da litografie erotiche del XIX secolo con buchi bianchi a coprire i genitali, interpretati come un atto di autocensura che stimola l’immaginazione.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano/inglese) con testi di Gabriele Barucca, Mario Codognato e Eric Darragon, edito da Fondazione Sabbioneta Heritage e Silvana Editoriale. Baselitz

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