HomeLa RivistaBOLLETTE: CONFCOMMERCIO, Il CONTO SFIORA 20MLD. CODACONS: MAGGIORI COSTI PER ESERCENTI SCARICATI SU CONSUMATORI – Su Nucleare interviene Lanzetta

BOLLETTE: CONFCOMMERCIO, Il CONTO SFIORA 20MLD. CODACONS: MAGGIORI COSTI PER ESERCENTI SCARICATI SU CONSUMATORI – Su Nucleare interviene Lanzetta

 Consumatori/ 42

RAFFICA DI RINCARI DEI PREZZI IN TUTTA ITALIA, DAL CAFFÈ (+20%) AL PANE (+15%) ALLA PASTA (+10%). GOVERNO DEVE INTERVENIRE CON URGENZA O SARÀ CAPORETTO CONSUMI

I maggiori costi energetici a danno delle imprese del commercio e della ristorazione stanno per essere scaricati sui consumatori finali, attraverso rincari generalizzati dei prezzi al dettaglio. Lo afferma il Codacons, commentando l’allarme lanciato oggi da Confcommercio.
Stiamo assistendo negli ultimi giorni ad una raffica di incrementi dei listini in tutti i settori – denuncia il Codacons – Presso i bar i prezzi di caffè, cappuccini, cornetti, panini e tramezzini hanno registrato in molti esercizi aumenti fino al +20%. Per la pasta si sono registrati già incrementi del +10% nelle scorse settimane, ed è previsto un ulteriore incremento del +30% entro gennaio. Il pane costa in media il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre per il pesce i rincari raggiungono il +20%. Più salati carne e latte (+5%), mentre i listini di frutta e verdura sono schizzati alle stelle, con aumenti medi dei prezzi tra il +20 e il 30%, e il picco del +230% per i finocchi.
Alla base degli incrementi dei listini al dettaglio, i maggiori costi energetici in capo ad attività e negozi, ma anche i rincari delle materie prime di numerosi prodotti (dal caffè alle farine allo zucchero) che, inevitabilmente, vengono scaricati sui consumatori finali attraverso un aumento dei prezzi.
“Di fronte a tale situazione il Governo deve intervenire con urgenza, perché l’incremento dei prezzi determinerà una erosione del potere d’acquisto dei cittadini e un progressivo impoverimento delle famiglie, con conseguenti effetti sui consumi che rischiano una “Caporetto” nel 2022 con ripercussioni a cascata su Pil, occupazione ed economia nazionale” – conclude il presidente Carlo Rienzi.

 GLI AUMENTI MEDI DEI PREZZI MONITORATI DAL CODACONS NEGLI ULTIMI GIORNI:

Caffè e cappuccini al bar

+20%

Pasta

+10%

Pane

+15%

Pesce

+20%

Carne

+5%

Latte

+5%

Frutta

+20%

Verdura

+30%

SERVE SUBITO TASSA SU EXTRA-PROFITTI E AZZERAMENTO IVA

INTERVENIRE ANCHE SU BENZINA RIDUCENDO LA PRESSIONE FISCALE EFFETTI DIROMPENTI SU PREZZI

Tassa sugli extra-profitti delle società energetiche, azzeramento dell’Iva sulle bollette e sterilizzazione di tasse e accise sui carburanti. A chiederlo il Governo, che rivolge un appello al Governo affinché intervenga per salvare le tasche di famiglie e imprese.
Per contrastare il caro-bollette e far fronte all’emergenza in atto è necessario azzerare del tutto l’Iva su luce e gas in favore di consumatori e imprese, introducendo una tassa ad hoc che vada a colpire gli extra-profitti delle società energetiche allo scopo di reperire risorse aggiuntive da destinare alla situazione di crisi in atto – afferma il Codacons – C’è però anche un altro fronte aperto, quello del caro-benzina, con i listini dei carburanti saliti del +21% rispetto al 2021 e un aggravio di spesa, solo per i rifornimenti, pari a +352 euro a famiglia su base annua. Una ulteriore emergenza che avrà impatti sui prezzi al dettaglio e aggraverà la stangata per consumatori e imprese: per tale motivo chiediamo al Governo di sterilizzare Iva e accise su benzina e gasolio, in modo da alleggerire la spesa per la collettività e contenere la crescita dei prezzi al dettaglio e dell’inflazione – conclude il Codacons.(Comunicato Stampa Codacons 19 Gennaio 2022)

AUMENTI LUCE E GAS: IMPORTANTE INTERVENTO DI NICOLA LANZETTA, DIRETTORE ENEL ITALIA, AL MASTER ORGANIZZATO DA LUISS BUSINESS SCHOOL E CODACONS

“Se non ci fosse il freno della burocrazia che non consente nemmeno di sostituire le pale di un impianto eolico, e se l’energia fosse acquistata a lungo termine, gli aumenti delle tariffe di luce e gas sarebbero oggi dimezzati”. Lo ha affermato il Direttore di Enel Italia, Nicola Lanzetta, nel corso di un master organizzato dal Codacons in collaborazione con la Luiss Business School.
“Il costo di un impianto nucleare è pari a miliardi di euro, quindi non risponde a criteri di convenienza, e nel nostro paese non esiste ancora il nucleare di quarta generazione” – ha aggiunto Lanzetta.
Alla luce di tali dichiarazioni, è necessario accertare se l’energia venduta oggi in Italia a tariffe rincarate sia stata acquistata a prezzi inferiori, e si ci siano speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese – afferma il Codacons – Anche per questo presenteremo nei prossimi giorni un mega ricorso collettivo contro gli aumenti delle bollette, al quale potranno aderire milioni di famiglie e imprese

Nessun Commento

Inserisci un commento