HomeLa RivistaCultura&ArteIL SENSO DEL SACRO PER DAVID LACHAPELLE – CASTELLO ANGIOINO DI NAPOLI

IL SENSO DEL SACRO PER DAVID LACHAPELLE – CASTELLO ANGIOINO DI NAPOLI

Fotografo e regista, è stato autore di servizi fotografici per testate internazionali fra cui Vanity Fair, Flaunt, The Face, Arena e Rolling Stone. Scoperto e lanciato da Andy Warhol dopo la commissione di un servizio per la rivista Interview Magazine.

La mostra al Castello Angioino di Napoli presenta quaranta opere, alcune inedite e prive di cornice allestite in uno spazio simbolo che raffigura, metaforicamente, la prosecuzione dello studio dell’artista.

Il tema è quello della religione usata spesso ironicamente e satiricamente che si sposa magnificamente con tutti quegli atti devozionali, fatti di edicole, di altarini che celebrano santi, situazioni personali e parentali di cui la Napoli storica è ricca e che si riflettono in una sorta di specularità nelle opere di LaChapelle.

Il contenuto trova ispirazione in una ricca letteratura che rilegge la religione, la mitologia, l’attualità quando non il Gossip, che riguarda le Celebrità. Le fotografie si caratterizzano per i colori smaglianti e l’accentuazione dei tratti che compongono le figure o i ritratti iperrealistici.

Una serie di scatti in ambito biblico ritraggono come protagonista il cantante Michael Jackson di cui si celebra la beatificazione mediatica. In Archangel Michael  il musicista è raffigurato nelle sembianze dell’arcangelo Michele che insorge contro Satana. In American Jesus invece, è immortalato in una moderna pietà di schema Michelangiolesco dove, nel ribaltare il senso della situazione, è la figura di Gesù Cristo a reggere il suo corpo, facendo diventare così il cantante divinità da icona pop a religiosa.

Sicuramente l’attenzione di LaChapelle nell’esame dei testi antichi non si limita solamente all’osservazione dei protagonisti o gregari che ne fanno parte ma rilegge con attenzione il contesto e la storia che lo contengono come nel suo Diluvio Universale dove, la personale interpretazione dell’opera Michelangiolesca nella Capella Sistina, raffigura, nonostante la catastrofe, anche la possibilità di una salvezza individuabile attraverso i comportamenti dei personaggi raffigurati che si aiutano, con gesti di solidarietà .

La scena  che vede sommergere il patrimonio culturale dell’umanità si presenta configurata come una scena apocalittica con, al proprio interno, anche simbologie di attività della contemporaneità consumistica, travolte dalla furia delle acque.

Così l’apparizione  della vergine che schiaccia il serpente  si concretizza in un volume carico di tutta una serie di orpelli paragonabili a quanto si vendeva, sino a qualche tempo fa,’ nei negozi di Fiorucci e dentro un contesto paesaggistico assolutamente reale.

In copertina Naomi Campbell, novella Maria Maddalena, è invece la protagonista della Venere che impersona l’Africa e di cui la  bellezza ne è anche la fisicità.

Dopo aver tenute , per anni, nascoste questa serie di immagini, forse per paura delle reazioni da parte dei vari rappresentanti del clero o delle numerose organizzazioni religiose, da qualche anno sono esposte in diverse ed importanti manifestazioni.

Si legge  con facilità la volontà espressiva dell’artista di profonda spiritualità, anche quando satiricamente giocosa, che in esse è contenuta insieme alla voglia di dare a questa raffigurazione della devozione religiosa un’impronta contemporanea proprio attraverso un linguaggio espressivo coerente con il tempo che viviamo. Gli stessi ritratti o raffigurazioni di celebrità in vesti bibliche altro non sono se non il tentativo di dare  un volto, vicino a noi, ai vari angeli e santi che continuiamo a venerare con devozione: peraltro operazione già avvenuta nei secoli basti solo ricordare la ritrattistica e la funzione, considerata scandalistica anche allora, riferita alle madonne di Caravaggio.

L’artista si conferma una delle personalità più interessanti ed eclettiche del variegato mondo dell’arte caratterizzato da composizioni uniche, narrazioni fantasiose e colori forti e accentuati.

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