HomeLa RivistaCultura&ArteTHE WESTON PHOTOGRAPHERS – BRESCIA Museo di Santa Giulia – 1° aprile al 24 luglio 2022 .

THE WESTON PHOTOGRAPHERS – BRESCIA Museo di Santa Giulia – 1° aprile al 24 luglio 2022 .


Questa settimana non possiamo redigere questa nostra rubrica d’arte senza rendere omaggio alla statura culturale di David Sassoli che, purtroppo, ci ha lasciato. E’ pur vero che solamente quando le persone vengono a mancare ci rendiamo conto a posteriori di quanto fossero importanti per la nostra quotidianità. David Sassoli, presidente del consiglio europeo, nella funzione che gli era propria si è battuto perchè la cultura, nella sua quotidianità e nella prospettiva  di un futuro post pandemia, fosse la traccia indelebile ed incancellabile lungo la quale l’Europa tutta dovesse muoversi. Il suo inflessibile impegno a favore della cultura e della creatività nel difendere, in ogni  ambito e occasione possibile, sugli scenari più importanti per le politiche continentali, e di riflesso nazionali, quella dimensione culturale di origine dossettiana che gli apparteneva come una seconda pelle: “La cultura e l’eredità culturale europea, così varia e ricca, è il cemento che sostiene il nostro comune senso di appartenenza all’Europa”… “Ho bisogno di voi, così come del governo italiano, perché negli scorsi giorni sono andato al Consiglio europeo e ho detto loro che noi il bilancio europeo, dove c’è un taglio del 20 per cento alla cultura, non lo voteremo”… “Dobbiamo pensare alla cultura non soltanto come uno dei nodi centrali per la ripresa. Ma anche come una componente fondamentale per costruire il mondo che verrà dopo il Covid-19, un mondo in cui i legami interpersonali devono essere riallacciati”…“Patrimonio culturale, arti figurative, musica, cinema, spettacolo non sono aspetti secondari ma contribuiscono ad arricchire la nostra cittadinanza europea e darci personalità”. 


Edward Weston

Si succedono, nel mostrare l’opera di uno dei grandi fotografi del novecento le mostre programmate per mostrare l’opera fotografica di Edward Weston  (Highland Park, Illinois, 24 marzo 1886 – Wildcat Hill, California, 1º gennaio 1958) è un’icona della fotografia americana del XX secolo. Le sue serie di nudi, paesaggi e still life in close-up hanno contribuito a definire la fotografia di quel secolo, caratterizzata da grande conoscenza delle possibilità della fotografia analogica e della stampa agli alogenuri d’argento che caratterizza quell’epoca prima del dilagare del digitale. Da qualche commentatore è definito anche come l’icona principe della fotografia modernista proprio per la l’eleganza narrativa, per la sua ricerca plastica legata alla forma e per la capacità di comporre astrazione dalla realtà reale. Tutto ciò, nella lettura di una sua citazione a proposito, sopratutto nell’osservazione del suo lavoro, non risulta propriamente veritiera se non ad uno sguardo, a mio avviso, superficiale: “la fotocamera deve essere utilizzata per la registrazione della vita, per ricercare la quintessenza del soggetto stesso, sia che si tratti di acciaio lucido che di carne palpitante”. I propositi di lavoro ed il suo lavoro stesso sembrano essere molto più legati alla nostra contemporaneità anche se con materiali e in contesti differenti: è palese che abbia visto, frequentato e magari condiviso il modernismo così come noi lo descriviamo ma, il suo racconto va oltre. Basti solo pensare all’uso quotidiano della fotografia, degli ormai non più separabili rapporti con la pittura e con il multimedia per comprendere che l’opera di Weston non può essere inscatolata dentro il contenitore modernista. Spesso, direttamente paragonata alla pittura e alla scultura, la fotografia di Edward Weston è l’espressione di una ricerca  anche ostinata di purezza, nelle forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine. Nell’indagare gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi e simbologie del mondo circostante costringendone la visione dentro rigidi campi visivi dove la relazione fra le forme e la colorituta del bianco nero racconta quei mondi. Questa è l’opera dell’artista che è stata esposta prima a Foligno come una personale di centodieci opere ora rivisitata arricchita dal curatore, Filippo Maggi,  nel programma della quinta edizione del Brescia Photo Festival  con il titolo di THE WESTON PHOTOGRAPHERS,  allestita al Museo di Santa Giulia dal 1° aprile al 24 luglio 2022 . Il percorso espositivo riunirà, per la prima volta, le opere di Edward Weston, dei suoi due figli Brett e Cole, e della nipote Cara. La rassegna, prodotta dalla Fondazione Brescia Musei con Skira, progettata direttamente con la famiglia Weston,  presenterà oltre 80 opere dei quattro fotografi, tra cui 40 del solo Edward.

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