HomeAttualitàRILANCIARE E POTENZIARE L’ UNIVERSITA’ A TERAMO CON NUOVE OFFERTE FORMATIVE PER COMPETENZE INNOVATIVE E VINCENTI

RILANCIARE E POTENZIARE L’ UNIVERSITA’ A TERAMO CON NUOVE OFFERTE FORMATIVE PER COMPETENZE INNOVATIVE E VINCENTI

 

di Marcello Martelli

Sottoscriviamo a due mani l’appello lungimirante di due politici di buona volontà che in Consiglio comunale hanno riportato l’Università di Colleparco al centro dell’attenzione, auspicandone il rilancio e la crescita. Prendono spunto da ciò che stanno facendo a L’Aquila e Pescara con facoltà complementari e integrative per potenziare i rispettivi poli accademici. Superfluo ricordare lo stato di salute in cui versa il nostro territorio, colpito da ben quattro “emergenze” e sempre in attesa di risalita con il sostegno dello Stato, del Pnrr e dei privati. Significativo che, per la prima volta, le università italiane abbiano sottoscritto un “patto” sul ruolo che dovranno avere nella strategia di crescita socio-economica dei territori. Su come dovrà essere questo tipo d’intervento traccia la linea il presidente nazionale dei rettori universitari, Ferruccio Resta: “Non credo sia ragionevole occuparsi di rigenerazioni urbane delle nostre città, di transizione ecologica o digitalizzazione, senza colloquiare con l’università per capire quali sono le competenze utili…E che dire della sanità e della salute dei cittadini: per grandi programmi servono le eccellenze, gli specialisti, gli studiosi”. Il rettore dei rettori, senza saperlo, ha toccato il tasto dolente della nostra Sanità, che deve darsi un nuovo partenariato e può trovarlo in modo eccellente nell’Università di Colleparco per mettere al centro un modello innovativo di formazione e ricerca. La strada è già tracciata, nel senso che la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristinaa Messa sta valutando se allargare ad altre realtà l’iniziativa già avviata con successo in due università del Sud (“Creiamo le condizioni per i giovani italiani, soprattutto donne, che decidono di investire in corsi di studio e nella ricerca sull’intelligenza artificiale di poterlo fare, ai massimi livelli, rimanendo nel nostro Paese.  E stimoliamo scambi e incontri anche con tanti ricercatori provenienti da tutto il mondo”). Ora è possibile conseguire la laurea magistrale in Tecnologie digitali allargate alla Sanità. Tocca alle università più avvedute e lungimiranti aprire le porte a questa notevole opportunità formativa, che consente l’acquisizione delle conoscenze utili per padroneggiare le nuove tecnologie e applicarle in ambito sanitario per i settori della medicina di precisione, della telemedicina personalizzata, della chirurgia robotica. Nella nostra Università c’è un rettore magnifico molto attento, sicuramente già informato delle iniziative vincenti di alcuni suoi colleghi (a cominciare da L’Aquila con la scuola di esperti della PA) e non avrà difficoltà a mettersi all’opera per istituire anche a Colleparco un corso di formazione di tecnologie innovative in campo sanitario. Duplice l’obiettivo: rilanciare l’ateneo con una offerta formativa che, mentre assicura il 100% di occupazione immediata, trasforma l’ateneo in motore di rinascita del territorio. Con giovani talenti che possono dare risposte e soluzioni avanzate anche alla rete degli ospedali e alla salute dei cittadini in generale.

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