HomeLa RivistaCultura&ArteMAROGGIA E LA SUA TRIENNALE

MAROGGIA E LA SUA TRIENNALE

Due settimane fa l’analisi fatta del centro urbano di Diamante, in Calabria, aveva evidenziato la calamità architettonica che, travestita da “opera d’arte”, sta attanagliando la realtà architettonica di molti dei nostri centri abitati. In quest’ottica avevamo auspicato che la politica culturale competente, nella veste di assessori comunali e provinciali,  si formasse per conseguire una competenza specifica da spendere nella promozione di questo “abbellimento” in modo tale che tutte queste attività fossero frutto di un progetto che, nell’esame del territorio, lo rendessero migliore. Questa, per comuni e regioni, non dovrebbe essere una novità visto che queste operazioni dovrebbero obbligatoriamente fate parte dei vari piani paesaggistici regionali, provinciali, comunali.

Tutto ciò si sta realizzando, gradualmente e ragionevolmente a Maroggia, nel Canton ticino italiano.

La località si affaccia sul Lago di Lugano tra la sponda destra e quella sinistra della foce del fiume Mara. Abitato fin dall’età del Ferro, il territorio di Maroggia e le sue adiacenze nascono a seguito di una donazionedel re Longobardo Liutprando, verso il 724, alla basilica di San Capoforo di Como e, successivamente ad opera di Carlo Magno, alla Basilica di San’Ambrogio a Milano. Questo luogo, che conta oggi meno di settecento abitanti, ha nella propria storia la cultura cittadina dell’adesione ai Patriziati per cui, ogni famiglia originaria del luogo, faceva parte del cosiddetto comune patriziale ed aveva la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all’interno dei confini del comune.

  

Naturalmente il Patriziato di Maroggià è oggi sciolto, ma con la forma non è volata via quella tradizione colta di grandissima attenzione al proprio territorio. La medesima tradizione che ha portato l’attuale amministrazione comunale, nella figura del suo sindaco Jean Claude Binaghi, al progetto di una decorazione urbana affidato non ad una casualità impulsiva e pasticciata ma all’opera di una grande professionista del mondo dell’arte, la ARTRUST di Melano. Il progetto prende in esame la realtà urbanistica del paese. La strada e le vie di comunicazione sono state, e sono ancor oggi, un elemento identitario forte per Maroggia. Nello stretto passaggio tra il lago e le montagne transitano tutte le principali arterie di collegamento nord-sud: la cantonale, l’autostrada, la ferrovia. Strade, intese come percorsi e vie di collegamento, sono anche quelle acquatiche, il fiume Mara e il lago. Strada è il percorso che costeggia le rive del lago. Strade, infine, sono i sentieri che si inerpicano sulle montagne. Dentro la presa di coscienza di questa realta nasce il progetto “Tra Strada e Street Art”  della Triennale di Maroggia.

  

Il progetto curatoriale, partendo appunto dal tema della strada, ha voluto dare spazio alle tante e diversificate tecniche e modalità espressive che oggi rientrano nell’ambito della decorazione urbana, quindi Street Art, installazioni e altri interventi di trasformazione del luogo pubblico, senza per questo snaturare la realtà del luogo, arricchendone invece le peculirità architettoniche con mini, o maxi interventi pittorici e/o plastici restituendo identità, attraverso installazioni di grande intelligenza ad uno scontato paesaggio prima comune a tutti gli spazi abitati confinanti.

La direttice e curatrice di Tra strada e Street Art, Patrizia Cattaneo, ha davvero fatto un eccellente lavoro nella selezione degli artisti, nella programmazione dei tempi di esecuzione iniziati qualche mese prima  della inaugurazione, nella individuazione attraverso una scelta ragionata degli spazi ed in fine una articolata mostra Da Basquiat a Banksy che mostra, in parallelo, la produzione di due grandi che hanno fatto, della street art, la loro cifra.

Gli artisti che hanno operato a Maroggia sono:

Andrea Ravo Mattoni, Bane, Bigtato, Blub, Chinagirl, Chromeo, Dan Rawlings, El Xupet Negre, Jack Braglia, Kelly Halabi, Madame, NeSpoon, Nevercrew, Nocurves, Knox, Ozmo, Pro176, Rebor, Raul, Serena Maisto, TV Boy, Yuri Catania, Zevs

 

Nessun Commento

Inserisci un commento