HomeEdizioniChietiDALL’AIDS AL CORONAVIRUS: Global Found più forte con l’ obbligo vaccinale

DALL’AIDS AL CORONAVIRUS: Global Found più forte con l’ obbligo vaccinale

DALL’AIDS AL CORONAVIRUS: Global Found più forte con l’ obbligo vaccinale

 Assurdo intervento  pro No Green Pass di un Vice Questore della Polizia di Stato a Roma –

di Pierluigi Palmieri

La moda di contestare le vaccinazioni sembra non voler passare e sta coinvolgendo, purtroppo, anche persone sulla cui intelligenza, sia per il loro precedente modus vivendi sia per il ruolo di responsabilità occupato, non erano mai nati dubbi. Per questi, in un primo momento la riluttanza alla profilasse per il Covid19, si pensava fosse semplicemente da addebitare alla loro abitudine consolidata, ma comunque non condivisibile, a non ricorrere all’annuale vaccinazione antinfluenzale. Ma poi i segnali di solidarietà ai no- vax e ai no-green pass, mi sono arrivati, in forma diretta o indiretta, oltre che da una candidata ad essere assunta come colf, anche da professionisti che operano nei vari settori, compreso quello sanitario e della scuola, ed infine,fatto veramente esecrabile se non moralmente delittuoso, da un virologo che paventa effetti deleteri del vaccino a lunga scadenza. La ciliegina sulla torta l’ha sistemata la poliziotta che dal palco di Piazza San Giovanni  ha urlato la sua contrarietà alla legge che prevede il Green Pass. A luci spente ha voluto precisare che è in tervenuta come semplice cittadina che è padrona di esprimere il suo pensiero in “piena libertà”.Peccato però che abbia dimenticato che la speaker della manifestazione  l’aveva accolta con toni da concerti rock  presentandola come Vice Questore  della Polizia di.. STATO.

Non vorrei annoiare i lettori, che hanno avuto modo di leggere i precedenti editoriali dedicati alla tematica, ma questa storia della contrarietà ai vaccini e al controllo attraverso il documento che funge da “semaforo verde” non riesco proprio a digerirla, soprattutto se chi svolge un ruolo importante nella società civile e nella politica segue l’onda del dissenso, cavalcando una tigre che, se non abbattuta, non può che portarci di nuovo nel labirinto dell’emergenza.   Oggi a ricaricare le batterie dello sdegno ci si è messo anche Draghi con il suo messaggio a Global Found, nel quale con poche limpide parole ha voluto ribadire la necessità di un impegno totale di tutti i paesi del mondo nel proseguire la lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria, invitandoli ad esprimere una reale solidarietà e a  rifinanziare il Fondo in maniera ancor più generosa. Il Coronavirus è andato a sovrapporsi al dramma a cui Global Found ha dovuto far fronte per combattere i tre mostri del XX secolo e Mario Draghi ha auspicato che nei prossimi 20 anni l’impegno sia ancora più proficuo rispetto a quelli trascorsi, durante i quali sono state salvate  circa 44 milioni di vite.  

I contrasto a tubercolosi e malaria, dopo l’abbattimento totale del vaiolo grazie al vaccino, ha contribuito a ridurre notevolmente gli effetti pandemici, ma per l’Aids i tempi per la sintesi del vaccino si allungano sempre più, e la situazione dei contagi è sempre gravissima perché si viaggia al ritmo di circa 700mila morti l’anno, mentre attualmente i malati nel mondo sono circa 38 milioni.

I numeri sono impressionanti e la loro lettura, pur se spesso  fastidiosa, fa riflettere le persone di buon senso. Allora come non riflettere su gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che parlano chiaro:

casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia 229.858.719 e morti 4.713.543! (Fonte: Health Emergency Dashboard, 23 Settembre ore 17.10 )

Alla Giornata mondiale AIDS è stato comunicato che a seguito della nuova pandemia provocata dal Covid il trattamento sanitario per le persone HIV positive è stato interrotto nel 30% dei casi, che riguardano soprattutto bambini e adolescenti. Sul fronte tubercolosi nel 2020 un milione di malati non hanno ricevuto cure e i progressi contro la malaria si sono arrestati.

Ebbene dal messaggio di Mario Draghi e dalla drammatica evidenza dei dati OMS scaturisce una sola conclusione :lo Stato Italiano proceda con immediatezza a stabilire per legge l’obbligo vaccinale per tutte le persone sane che vogliono continuare a lavorare e a frequentare i locali pubblici”.

Ergo, si garantiscano solo a chi non può ricevere il vaccino gli strumenti necessari alla prevenzione e, in caso di malaugurato contagio, le relative costosissime cure nelle strutture sanitarie. Le persone fisicamente sane, che in nome di una malintesa libertà personale continuano a non rispettare quella degli altri, restino libere di non accedere all’immunizzazione, ma restino in lockdown, fino al raggiungimento dell’immunità di gregge e in caso di contagio si accollino i costi della terapia intensiva con annessi e connessi.

Il risparmio sulle spese dei loro ricoveri in intensiva potrà essere utilizzato per incrementare il contributo al Global Found, l’organizzazione che fino ad oggi ha salvato 44 milioni di vite umane, grazie anche e soprattutto alle vaccinazioni.

L’Italia ha lasciato sul campo di battaglia 131.000 dei 4.713,543 morti provocati dal Mostro del XXI secolo. Non possiamo permetterci di immolare altre vittime in nome della strana “libertà” concepita dai no-vax e dai no-green pass e sostenuta dagli interessi elettoralistici dei populisti che si oppongono al governo e anche di quelli che ci stanno dentro.

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