HomeAttualitàLupo e Orso a Villalago:GUARDARSI NEGLI OCCHI… Cronaca immaginaria di un incontro reale

Lupo e Orso a Villalago:GUARDARSI NEGLI OCCHI… Cronaca immaginaria di un incontro reale

di Enea Di Ianni

E’ accaduto oggi l’incontro, faccia a faccia, tra l’Orso “Amarena” e Lupo “Spavaldo”, nella pineta di Villalago. I testimoni hanno captato le immagini, ma non quello che i due protagonisti si son detto. Provo ad interpretarlo e lo trascrivo.

Scenario dell’incontro l’interno della pineta. Amarena, nel suo girovagare, si è ritrovata vicino ai resti di un cervo assalito, nella notte, e in parte dilaniato e mangiato da un branco di lupi.

Per lei, per l’Orsa Amarena, è qualcosa di appetibile e gradito perciò si adagia a difesa e protezione del ritrovamento cibario. E’ tranquilla anche se osservata, a distanza, dai soliti curiosi umani che le vogliono davvero bene.

All’improvviso un altro curioso, a quattro zampe, si fa strada scendendo dalla parte alta della pineta e le si contrappone proprio di fronte, con atteggiamento non amichevole. E’ il Lupo “Spavaldo”, uno del branco, che è tornato per riprendersi i resti del cervo.

I due si guardano; l’Orsa Amarena è tranquilla, quasi sorniona. Lupo Spavaldo tenta di apparire tranquillo, ma la tensione si lascia intravvedere dalla postura non proprio rilassata, ma piuttosto tesa.

E’ lui a rompere il silenzio.

Spavaldo – Ehi, Orso, credo di aver lasciato lì qualcosa di mio. –

Amarena – Qui, dove?

Spavaldo – (indicando dove sta l’orso) Lì, proprio dove stai tu! –

Amarena – Non mi sembra…! –

Il lupo scruta con lo sguardo, rimanendo sempre a debita distanza, e nota i resti di cervo lì, proprio dov’è Amarena.

Spavaldo – Se ti fai da parte, vengo a riprendermi quel che è mio… Sono dei resti di cervo…!

Amarena – (Con aria sornione…) Vieni, vieni! …Se te la senti, vieni pure!

Spavaldo – Sì, ma tu levati di mezzo… Fatti da parte. –

Amarena – Farmi da parte, io? …Vuoi scherzare?…Sai chi sono io? –

Spavaldo – E chi saresti? …Sei un orso, ecco chi sei!

Amarena – (Irritata e con tono deciso…) No! Sono una signora Orsa, capisci? …Sono Amarena!

Capito? (Scandendo…) L’orsa Amarena!?!

Spavaldo – E allora vai a cercare le ciliegie e lascia stare ciò che è mio!

Amarena – Non fare il grande perché vedi gente! Piuttosto dove sono i tuoi compagni di bravate?

Spavaldo – Stanno più su… e osservano noi due!?!

Amarena – Da lontano? Sono proprio coraggiosi…! Vai, va’ da loro e riferisci che Amarena, l’Orso Amarena, è rispettoso della legge di natura.

Spavaldo – Ah, sì? E che dice questa tua legge di natura?

Amarena – Dice “Chi lascia perde e chi trova prende”! …Vai, lupo… torna dai tuoi, finché puoi!?!

Il lupo Spavaldo non demorde, non ha intenzione di demordere. Anzi accenna un passo in avanti, felpato e guardingo, un tantino minaccioso, puntando sempre l’orso e i resti del cervo.

Di scatto Amarena si solleva minacciosa. E’ enorme, imponente e, soprattutto, decisa. Fissa lupo Spavaldo e stavolta lo fa con sguardo diverso e per niente tollerante.

Digrigna per un attimo i denti, solo per un attimo, quanto basta a lupo Osvaldo per capire che il gioco non è più gioco. Il tempo di contrapporsi all’Orso Amarena è scaduto e ha compreso che i resti di cervo non gli appartengono più.

Qualche passo all’indietro e poi via, si toglie dalla vista correndo verso la montagna, a cercare i compagni di battuta e, se il caso li aiuta, magari ad assalire un’altra preda.

Amarena, soddisfatta e fiera di sé, torna a custodire il bottino e ad assaporare il plauso, silenzioso e partigiano, del pubblico umano che ha assistito alla scena.

Si vede che è’ contenta del luogo, della gente, di ciò che ha fatto. Si sente un po’ diva e, come tale, si lascia pacatamente ammirare.

Da bambini eravamo soliti dire “Cosa trovata è mezza rubata”; crescendo abbiamo compreso che le cose sono di chi le conquista e le difende con le unghie e con i denti.

Proprio come ha fatto Amarena, a Villalago.

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