HomeAttualitàSpagna LA “VINCIBILE ARMADA”

Spagna LA “VINCIBILE ARMADA”

di Silvia Boccabella

( con commento di Dante Capaldi )

Tante identità in questa promettente nazionale: i due decani d’esperienza Chiellini e Bonucci ancora molto utili ed il loro degno erede Di Lorenzo, onnipresente, vigile, efficiente, preziosissimo. Un superportiere, Donnarumma ,ormai alla stregua dei grandi che lo hanno preceduto nella storia azzurra. Il trio di biancAzzurri  sapientemente coltivati da Zeman, silenziosamente operosi per la squadra, tra cui Immobile (a tratti tale di nome e di fatto!) un po’ sacrificato sulle fasce e nella trequarti, non brilla, ma ad ogni modo capace di far sentire la propria mancanza nei momenti d’ assenza. Il Gallo Belotti, capace di quel guizzo d’ energia che ricorda un po’  Totti e Vieri (anche se ancora tante sono le imprecisioni tecniche da limare per uno come lui che fuoriclasse, se proprio non puro di “nascita” almeno per maturazione, tecnica e crescita, un giorno lo voglia “diventare”. Poi c’è la precisione ben calibrata di Chiesa, fresco, lucido e capace di un bellissimo goal.

E cosa dire del geniale Jorginho, impreciso per foga in alcune occasioni, ma poi decisivo, concentratissimo ed efficace proprio quando serve, al momento di fare davvero la differenza, come Cabrini e Grosso prima di lui… Lui che assieme a Domenico Berardi ha quella goliardia guascona vivida, vitale e brillante che ti ricorda un po’ la voglia di vivere del fidanzatino del liceo e del campeggiatore neofito ad un falò, con quei balzi genuini d’ atletismo che ricvocano il fascino un po’  ‘maori’, quella carica vulcanica alla Mark Hateley… A proposito, ci sono tutte dunque le premesse per poter dire l’ 11 luglio «È azzurro oggi il cielo ( non bianco) di Wembley!». Ce lo auguriamo, anche come segnale netto di ripresa sociale ed economica, in questo periodo storico pesante, complesso e faticoso, in cui l’ ennesima impresa di questa “squadra in erba” sarebbe un fondamentale segno di rinascita italiana. In attesa, e nella fiduciosa speranza, che i bruchi centravanti diventino sontuose, leggiadre e libere farfalle, il miglior attacco resta la difesa: Donnarumma, Di Lorenzo e Chiellini sono di quelle retroguardie che si fanno avamposto di battaglia decisivo per il match. Complimenti a tutta la squadra, che ha dimostrato alla grande Spagna che attraverso la sola precisione tecnica, senza estro, duttilità, iniziativa ed intelligenza, non si può essere invincibile armata. Avanti così azzurri, magari più compatti, consapevoli e precisi: nulla è impossibile, tutto è da giocare, credendoci fino all’ultimo istante… Esattamente come nel match di ieri!

Ecco il Commento di Dante Capaldi  

(Decano del giornalismo abruzzese)

Una bella e speciale disamina. La Boccabella sarebbe stata da me nominata prima inviata  donna ai tempi in cui il calcio e gli sport erano appannaggio solo degli uomini. Anni sessanta .A tratti nello stile ho rivissuto i miei primi tempi del giornalismo sportivo con il mio il Maestro Bruno Roghi. Conserverò questo pezzo in archivio. Grazie e Complimenti per la sua ecletticità. Un altro maestro Enzo Biagi mi rispose ” Non bisogna avere paura dei ricordi” quando gli dissi, andandolo a trovare a Milano, che “non ero più andato al mio paese per non sciuparne il ricordo“!

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