HomeCulturaIL PREMIO FLAIANO E DINO TIBONI :IL PROTAGONISTA CHE HA CREATO CULTURA VALORIZZANDO IL TERRITORIO

IL PREMIO FLAIANO E DINO TIBONI :IL PROTAGONISTA CHE HA CREATO CULTURA VALORIZZANDO IL TERRITORIO

 

di  MarcelloMartelli

Ancora una nuova edizione (la 48ma) del premio internazionale Ennio Flaiano, in assenza del personaggio che lo ha creato e valorizzato, attirando ogni volta nella Città dannunziana le “star” del cinema, della tv e della letteratura. La cultura sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit, valorizzando le risorse culturali e turistiche del territorio.

Dino Tiboni lo aveva capito almeno 50 anni fa e con il Flaiano ci ha dimostrato come fare, per portare la città di D’Annunzio e Flaiano sulla ribalta internazionale. Più che un semplice premio letterario, si tratta di un formidabile cantiere di idee e cultura, grazie alle iniziative del suo promotore, autentico manager che ha dominato la scena di questo ultimo mezzo secolo. Un’avventura straordinaria, la sua, che ha mosso i primi passi su un terreno provinciale e regionale, per poi diventare negli anni nazionale e internazionale, superando steccati e distanze mai prima accaduto. In una regione distrutta dalla guerra e lontana dal mondo. Tutto cominciò negli ’50, quando il giovane Edoardo fu chiamato alla guida della costruenda sede regionale della Rai in un territorio culturalmente arretrato e geograficamente isolato, senza università e un quotidiano regionale. La intelligente missione giornalistica, radiofonica e culturale di Tiboni coinvolse e stimolò le forze intellettuali e artistiche dell’intera regione. Il primo direttore regionale della Rai, dinamico e creativo, diventò il centro catalizzatore che coagulò e coinvolse l’interesse e la partecipazione dei migliori, altrimenti tagliati fuori da importanti esperienze professionali e artistiche. Già alla guida della redazione locale de “Il Tempo”, fui più volte chiamato a collaborare alle molteplici iniziative del futuro fondatore del Premio Flaiano. Particolarmente gradita l’inchiesta a puntate per la Rai sulla pesca in Adriatico. Altra gratificante collaborazione fu per me quella a uno dei cinque volumi sull’Abruzzo dal Medioevo al Novecento e sulla rivista “Oggi e domani”.  Prima mi aveva affidato la conduzione di “Parliamone insieme”, talk show radiofonico in onda ogni settimana con la partecipazione di personaggi importanti dell’epoca. Fra gli altri, il giudice Emilio Alessandrini, invitato in occasione della sua ultima estate di vacanza a Pescara. Potrei aggiungere molto altro per dare merito all’opera forse irripetibile del fondatore del Premio Flaiano e delle molteplici iniziative create prima e dopo, scomparso con un solo timore: “Che finisse tutto alle ortiche”. Importante non dimenticare che siamo chiamati a una nuova ricostruzione e, più che mai, si avverte la necessità di protagonisti che abbiano l’impronta e lo spessore del rimpianto manager del Premio Flaiano.

 

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