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Dieci fotografie di Anna D’Eramo

I linguaggi dell’espressività contemporanea sono i più diversi e variegati.

Ci occuperemo oggi di uno dei più importanti ed usati fra di loro, la Fotografia.

La vedremo nella sua accezione più pura quella che vede, il fotografo armato del suo strumento di ripresa, di fronte alla sua visione che, con uno scatto dell’apparecchio fotografico, diventa immagine.

In questo farsi diventa riconoscibile la capacità del fotografo che, come il pittore, è costretto dal mezzo e dalla mestica usata, dentro un campo visivo  sempre delimitato dal formato di ripresa della sua macchina fotografica a raccogliere in ogni scatto l’unicità e la poesia del momento; velocità o stasi del soggetto; colori  declinati in tutte le gradazioni e sfumature possibili; l’ambiente che contiene la visione, la percezione del tempo nella sua temporanea immobilità.

Il gesto della fotografia, apparentemente banale poiché in uso quotidiano alla massa che se ne serve per gli usi più svariati, racchiude appunto, nell’immagine fotografata, tutto il personale sentire e la visione di chi esegue lo scatto.

Il lavoro fotografico di Anna D’Eramo del quale godremo di appena un accenno, legato agli spazi concessi dalla pubblicazione, attraverso dieci immagini, catturate ai margini di un  mondo vicinissimo e lontano che, sul sentiero, tracciato in un percorso legato alle storie dei grandi viaggi di solito impersonati dalla figura di audaci esploratori mossi,  allora, più dalla curiosità che dalla ricerca scientifica, così.

Le dieci immagini raccontano, nella loro funzione esplorativa, uno sguardo attento ad un mondo che sappiamo esistere e del quale, solo apparentemente ,conosciamo tutto ma che in realtà pochi di noi hanno visitato.

Così questo breve tour fotografico, attraverso dieci immagini che niente hanno a che spartire con la banalità del quotidiano ma con quest’ultimo hanno invece la capacità evocativa della tragedia epocale che riguarda tutti noi  in ordine alla climatologia ed alla salvaguardia delle specie animali.

La fotografa una grande viaggiatrice, si accomuna alla realtà delle immagini catturate che coglie in momenti particolari della vita degli animali fotografati.

Così difficilmente si rimane insensibili di fronte alla esilarante sequenza di foto degli orsi, catturati nel loro ambiente naturale a giocare, quasi con fattezze umane, oppure a scambiarsi coccole fra di loro. esattamente come gli orsi da fiaba della nostra infanzia. Tanta è stata la prontezza e la capacità della nostra fotografa da far sembrare  gli orsi soggetti in posa.

Ma le immagini non mentono. La perizia fotografica è sottolineata, in maniera non comune, dall’abilità del fotografo che controlla il suo apparecchio in maniera professionale ne sono testimonianza diretta le foto sui lupi, un bianco apparentemente neutro che si colora quanto basta per sottolineare il suo inserimento nel paesaggio innevato. Pensate che una delle prove di diploma, più complesse di una scuola di fotografia consiste nel fotografare, in bianco nero, un uovo bianco su un foglio bianco, cogliendo dell’uovo tutte le sfumature con luci ed ombre che non devono mai alterare, con eccessi, la natura geometrica dell’uovo medesimo. La nostra fotografa ha fatto di più ha reso, con la sua personale visione e le sue indiscutibili capacità tecniche, le  immagini protagoniste di un racconto da fiaba.

Dieci fotografie di Anna D’Eramo: cliccare sulla fotogallery per apprezzarle in tutta la loro bellezza!

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