HomeEdizioniIl cordoglio di una città per i suoi quattro figli scomparsi

Il cordoglio di una città per i suoi quattro figli scomparsi

Il lutto ed il dolore accompagnano queste giornate meste di silenzio e sofferenza. Un sentimento diffuso, sussurrato, come una brezza leggera, che permea le case, le strade, i giardini e le montagne. L’Abruzzo terra dei Monti, delle cime innevate, delle foreste che si stendono a perdita d’occhio. Una natura selvaggia, bellissima e spietata. Crudele nella sua inumana semplicità. Apparentemente indifferente agli esseri umani, al loro dolore, alle loro vite, così piccole eppure così grandi. Sembriamo scomparire dinnanzi a loro, le montagne, così imponenti da sembrare eterne, immutabili, noi, con le nostre fragilità.

Ed invece, oggi, vediamo e proviamo una forza ancor più grande del Velino e del Sirente, ancor più imponente e duratura: l’amore di un’intera comunità, abbracciata alle famiglie di quelle belle anime che troppo presto ci sono state tolte.

Una Città unita, nel silenzio dell’attesa, nel dolore educato di un messaggio o di un fiore, nell’omaggio composto ai quattro feretri nella Cattedrale.

Neppure il disgustoso ronzio degli odiatori del web ha potuto infrangere il velo invisibile, che come una sottile nebbia, in un tenero abbraccio, si è posato dal cielo su Avezzano. 

Difficile per molti capire la montagna. Facile criticare chi si avventura verso le alte cime. Come comprendere chi passa ore ed ore sul fango e sulla neve. Impensabile per quelle anime aride che non conoscono la vita.

Chiaro come il sole, invece, per un Marsicano, la profonda bellezza del silenzio sulla cima.

La montagna è bellezza, estrema, tremenda, crudele, ma è bellezza, è libertà, è colore per i cuori intorpiditi dal grigiore della vita moderna, aria pura per le anime in cerca di ristoro.

Noi marsicani lo sappiamo, e in silenzio ci stringiamo attorno alle famiglie, più forti delle montagne.

Tonino, GianMauro, Gianmarco, Valeria, voi siete cercatori di meraviglia, cercatori di bellezza, come solo le anime più belle possono essere.

Ciao ragazzi.

Gianmaria A. Ruscitti

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