Un protocollo di idoneità allo sport agonistico per gli atleti non-professionisti che hanno superato il Covid-19: questa la forte raccomandazione (ricordiamo, non vincolante ma comunque caldeggiata in modo particolare) della FMSI (Federazione Medici Sportivi Italiani). Alla base di questo documento, ecco delle evidenze scientifiche emerse nel corso del tempo di studio del coronavirus: si parla anche di atleti semiprofessionisti positivi con pochi sintomi, alcuni addirittura asintomatici. Casi in percentuale bassi, ma che comunque portano ad una certa attenzione per la ripresa.
Ebbene, per l’atleta guarito dal Covid si parla di:
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un dovere di informazione, oltre che al proprio medico generale, al medico sociale della società/disciplina sportiva associata e, ad avvenuta guarigione, il medico specialista in medicina dello sport (o la struttura di medicina dello sport) certificante l’idoneità sportiva.
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diversi iter diagnostici, trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione, secondo la gravità dei sintomi manifestatesi.
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ultimato l’iter di esami, il Medico Specialista in Medicina dello Sport rilascerà:
1.in caso di primo rilascio / rinnovo periodico della visita medica, “Certificato d’idoneità alla pratica dello sport agonistico”;
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2.in caso di sopraggiunta infezione da Sars-CoV-2 con certificazione in corso di validità, “Attestazione Return to Play”