HomeAttualitàSan Giovanni Teatino e la Consulta Giovanile: 14 anni dopo

San Giovanni Teatino e la Consulta Giovanile: 14 anni dopo

Si sente spesso parlare di giovani svogliati, che non si avvicinano alla politica, delle nostre cittadine che non offrono più occasioni di aggregazione, di socialità alternativa rispetto al bar.
Oggi abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Riccardo Varveri, ventitreenne laureato in Scienze della Comunicazione a Bologna ed ora laureando in Filosofia.
Fiero cittadino di San Giovanni Teatino (CH), tra i suoi obiettivi c’è quello di riavvicinare i giovani alla vita politica e sociale, di coinvolgerli maggiormente nelle scelte che determinano il proprio futuro. Come? Direte voi. Ebbene, fra i vari mezzi utili allo scopo, ce n’è uno praticamente ancora inutilizzato nel suo comune. Si tratta della Consulta Giovanile, strumento già previsto dallo Statuto Comunale, mai formalmente riconosciuto.

Cos’è la Consulta Giovanile, Riccardo?
E’ un organo consultivo già presente in varie realtà abruzzesi ed italiane. Il nostro comune, nel suo Statuto, riconosce l’istituzione di quest’organo. Molte realtà lo utilizzano come strumento per avvicinare i ragazzi alla politica, per conoscere meglio il territorio, per realizzare veri e propri thinktank. Un laboratorio, un serbatoio di idee, fra istituzioni e cittadini (in questo caso i più giovani) che riescono a offrire un punto di vista differente riguardo il vivere la quotidianità e la vita pubblica.

A che punto si trova San Giovanni Teatino da questo punto di vista?
Praticamente al via. La Consulta non è stata mai formalmente istituita. È dal 2006 che ormai attendiamo: come scritto nello Statuto comunale, infatti, a 60 giorni dall’approvazione dello Statuto stesso, si sarebbe dovuto approvare un regolamento per quella che sarebbe dovuta essere la Consulta Giovanile. Senza regolamento non c’è riconoscimento. Chiediamo dunque all’amministrazione di istituirla. Le idee ci sono, la volontà anche, si può rendere San Giovanni Teatino una città da vivere tutti i giorni. A questo proposito abbiamo aperto un gruppo Facebook per spingere verso l’attivazione della Consulta: “Per la Consulta Giovanile a San Giovanni Teatino”.

La prima idea che lanceresti una volta istituita la Consulta?
Attiverei una serie di iniziative culturali per riportare le persone in piazza, collaborando coi privati laddove ci fosse l’interesse. Immagino una San Giovanni Teatino che torni a vivere la cultura ogni giorno dell’anno e non solo nei giorni di festa estivi.

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