HomePoliticaZone interne senza giornali, Di Giuseppantonio (UdC): “Viene meno il diritto di informarsi!”

Zone interne senza giornali, Di Giuseppantonio (UdC): “Viene meno il diritto di informarsi!”

“La mancata distribuzione dei quotidiani e delle riviste nei centri della Val di Sangro, così come in altre aree interne dell’Abruzzo, è un fatto grave. Privare della lettura di un giornale centri medi e piccoli della nostra regione non solo provoca un danno economico a chi gestisce le edicole di quelle località, ma non consente ai cittadini il diritto d’informarsi. E una privazione anche in termini socio-culturali perché la lettura di un giornale alimenta il confronto sui fatti e diventa perciò anche un fenomeno di aggregazione ed incontro in realtà che già soffrono oltre il dovuto la crisi dello spopolamento”. E’ quanto afferma il Segretario Regionale dell’UDC Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio. “Non tutti possiedono o sono in grado di districarsi tra i canali online o con il web e dunque l’arrivo dei giornali è l’unico modo di tenersi aggiornati su quel che avviene. Come membro del Direttivo Anci Abruzzo ( Associazione Nazionale Comuni d’Italia) – ricorda Di Giuseppantonio -, insieme al Presidente Luciano Lapenna, negli anni scorsi invitammo i sindaci della nostra regione ad aderire all’intesa che sottoscrissero la Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) e l’Anci, tesa a favorire il rinnovamento del ruolo e della funzione delle edicole e per affiancare a questa attività iniziative condivise per avvicinare i cittadini alla lettura dei giornali. Il mondo dell’editoria da tempo deve fare i conti con una crisi senza precedenti, accentuata dalla pandemia e con quella iniziativa si voleva limitare la chiusura delle edicole, rendendole dei centri di servizi al cittadino. La mancata distribuzione di giornali e riviste rischia quindi di veder sfumare la riqualificazione delle edicole e priverà i cittadini della loro lettura, che rappresenta una informazione libera e attendibile”. L’ Udc chiede anche un ulteriore sostegno economico da parte del Governo e della Regione per sostenere i titolari delle edicole, costretti a subire una profonda crisi economica. “Fanno dei sacrifici enormi- sostiene il segretario del partito Di Giuseppantonio- iniziano a lavorare nei propri chioschi e negozi di primo mattino, quando ancora le luci notturne non si spengono, fino a tarda sera”.

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