HomeCalcioIl Pescara presenta l’Oddo-bis: “Qui per il bel gioco”. Sebastiani: “I big restano tutti”.

Il Pescara presenta l’Oddo-bis: “Qui per il bel gioco”. Sebastiani: “I big restano tutti”.

Conferenza stampa di presentazione di Massimo Oddo al suo secondo incarico al Pescara Calcio. Il Campione del Mondo del 2006 si è raccontato alla stampa partendo da alcune voci che lo hanno fortemente infastidito riguardo ai suoi ultimi giorni al Perugia, club retrocesso proprio contro il Pescara ai playout: “Sono molto amareggiato da quello che si è detto e scritto circa un mio presunto accordo di mesi fa con il Pescara. Sono sempre stato schietto ed onesto, ho le prove sul cellulare che la trattativa con Sebastiani è iniziata cinque giorni fa: prima non avevo mai sentito nessuno. I messaggi sono qui, ho le prove e la prossima volta che vedrò o sentirò un organo di stampa mettere in giro notizie false mi muoverò per vie legali. Ho dato tutto per il Perugia, chi mi ha vissuto lo sa e mi ha ringraziato: per me l’argomento è chiuso e non ne voglio più parlare“.

Sebastiani si è intromesso per aggiungere che “il pomeriggio prima del raduno, tra l’altro, abbiamo litigato. Quindi si parla davvero di un discorso fuori luogo, il nostro è un malcostume tutto italiano di pensare sempre male e vedere il male dove non c’è“.

Risultati deludenti per il Pescara nel campionato appena concluso, addirittura con una retrocessione sul campo ribaltata solo dalla penalizzazione del Trapani. Oddo conterà sulla voglia di rivalsa del Delfino? “La voglia di rivalsa dopo una stagione così fallimentare deve essere un’arma per tutto il club. L’ambiente, compreso da squadra, società e tifosi, può raggiungere gli obiettivi solo se tutte le cose vanno in maniera perfetta: serve dunque all’allenatore un appoggio totale della società. Basti pensare allo Spezia di quest’anno, che dopo tre giornate stava andando malissimo: la società ha creduto in quell’allenatore ed in quella scelta, ed alla fine lo Spezia è andato in Serie A. La mia scelta verso Pescara è stata estremamente ponderata, ma quello che mi ha spinto definitivamente ad accettare è la consapevolezza di un ambiente che mi conosce bene e che potranno proteggermi nei momenti di difficoltà che ci saranno”. 

Sulle aspettative stagionali: “Se una società prende giocatori importanti, vuol dire che vuole fare bene. Questo però non significa che automaticamente si muoverà per vincere il campionato: ripeto, servono una serie di componenti per cui tutto dovrà essere perfetto. In questo momento, da persone intelligenti dobbiamo attenerci alla realtà dei fatti: il Pescara si è salvato ai rigori dalla Serie C,  nei playout, ed ha perso una serie di giocatori importanti. In questo momento siamo in totale ricostruzione: ora non può esserci obiettivo. L’unica cosa che mi ha chiesto il presidente è provare a giocare a calcio. E penso che questa sarà la priorità“.

Sul carattere di Oddo: “Mi si è dato del presuntuoso tante volte, non credo sia vero. Penso di credere in me stesso, nel mio staff e nel lavoro quotidiano che realizziamo sul campo: questa è una forza, non un difetto. Questo, ovviamente, può non bastare perché le cose devono andare tutte bene, ma sono contento che la società mi conosce ed ha dimostrato di volermi”. 

Oddo è passato alla piazza pescarese come un personaggio con un ego forte. C’è stato un cambiamento negli ultimi anni? “Non ho paura di cadere, ma ho una grandissima voglia di rialzarmi. Sono sempre lo stesso Oddo, che crede fortemente nel lavoro ed in quello che fa. Sul famoso episodio del riscaldamento alla Nave di Cascella, non era una questione di fare il “brillante”, ma era un atteggiamento ponderato per far sentire alla squadra l’affetto della città”.  

Sul gioco: “Il tifoso pescarese vuole prima di tutto divertirsi. Se si fa un buon calcio, sicuramente ci sono migliori possibilità di vincere. Oggi non dobbiamo pensare a ricostruire quanto fatto 4 anni, perché quella era una storia e questa ne è un’altra: ora dobbiamo pensare a costruire bene questa storia qui”. 

Sul mercato: “Prenderemo giocatori funzionali a quello che dobbiamo fare. Ora abbiamo pochi giocatori, ce ne sono alcuni molto importanti come Memushaj, Fiorillo e Galano, per noi essenziali e decisivi anche per far crescere i giovani più bravi, poi cercheremo di costruire una squadra adatta. In base anche agli arrivi, verrà fuori un modulo e lavoreremo su quello”. Sebastiani a questo punto è intervenuto, spiegando sulla permanenza di alcuni giocatori che “ad esempio Fiorillo ha un lungo contratto qui ed è il capitano del Pescara: il binomio Pescara-Fiorillo andrà avanti tranquillamente. Memushaj ha un contratto lungo e Galano non vedo il motivo per cui dobbiamo toglierlo, visto che l’abbiamo comprato l’anno scorso. Ora ripartiamo da una stagione deludente, che sul campo ci ha visti retrocessi: dato che però la società è corretta, si è salvata ai playout. Ora faremo tesoro degli errori e ripartiremo, cercando di costruire una rosa all’altezza”. 

Chiusura su Zappa e Iemmello, sempre con Sebastiani: “Zappa sta per salutarci? Prima deve trovare chi lo paga. Si sta allenando con noi, ha fatto molto bene lo scorso anno e ci sono delle trattative, ma non c’è nulla di concluso per la sua partenza. Se arriva Iemmello in avanti? No, nessuna trattativa”. 

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