HomeAttualitàMoscufo, 7 migranti positivi al coronavirus. Il Prefetto: “Massima attenzione, vanno isolati dagli altri”

Moscufo, 7 migranti positivi al coronavirus. Il Prefetto: “Massima attenzione, vanno isolati dagli altri”

La Prefettura continua a seguire con la massima attenzione la situazione dei migranti collocati in una struttura a Moscufo, dove 7 di loro sono risultati essere positivi al coronavirus.

Dopo la riunione di venerdì scorso si è tenuto nel pomeriggio odierno un ulteriore incontro, presieduto dal Prefetto di Pescara, Di Vincenzo, a cui hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Questura, Patrizia Traversa, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, col. Vincenzo Grisorio, il Comandante del Reparto operativo provinciale dei Carabinieri, ten. Col. Gaetano La Rocca, il Sindaco di Moscufo Claudio De Collibus, il Consigliere Comunale Giorgia Salvatorelli, il Coordinatore dell’emergenza Covid-19 del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Pescara, dott. Ildo Polidoro e il gestore del CAS di Moscufo, sig. Francesco Felicione, per valutare la situazione a seguito dei risultati dei tamponi effettuati dalla ASL di Pescara nella mattina di sabato 1 agosto, dai quali è emerso che sette immigrati sono positivi al Covid-19.

Massima attenzione è stata richiesta al gestore del Centro affinché i migranti risultati positivi all’interno della struttura vengano isolati da tutti gli altri.

La ASL, a sua volta, è stata sensibilizzata affinché assicuri un continuo monitoraggio della situazione ed ha assicurato che la ripetizione dei controlli avverrà mercoledì 5 agosto, nel rispetto dei protocolli sanitari. Sul posto è altresì intervenuta, fin da sabato 1 agosto u.s., l’U.S.C.A. (Unità Speciale per la Continuità Assistenziale), per garantire il controllo tempestivo di eventuali sintomi che dovessero manifestarsi.

Un ringraziamento è stato inoltre rivolto alle Forze di Polizia, grazie alle quali non si è verificato alcun allontanamento dei migranti, nella consapevolezza che continuerà ad essere attuata la massima vigilanza al fine di evitare ogni contatto con la popolazione locale nella fase di sorveglianza sanitaria.

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