HomeSanitàLanciano, il sindaco Pupillo all’attacco della Asl2: “TAC di seconda mano? Gestione al capolinea”

Lanciano, il sindaco Pupillo all’attacco della Asl2: “TAC di seconda mano? Gestione al capolinea”

Di seguito, il comunicato stampa inviato per conto del sindaco di Lanciano, Mario Pupillo:

“Una Tac di seconda mano per il “Renzetti” di Lanciano. La fantasia di Schael, direttore generale della ASL Lanciano Vasto Chieti, non conosce limiti: ma nessuno poteva immaginare che dopo la proposta di fare una colletta arrivasse a destinare all’ospedale Dea di primo livello che serve oltre 150.000 cittadini una Tac usata di seconda mano. La delibera 614 del 30 luglio 2020 finalmente assegna all’ospedale Renzetti una Tac a 80 strati…”usata” come si legge a pagina 12 della delibera, in poche parole di seconda mano, finanziata con donazioni Covid. Sarà assegnata al Pronto Soccorso per il percorso Covid. Mi chiedo se davvero il dg Schael conosca il limite delle sue esternazioni che di fatto rendono alcuni ospedali marginali o di serie B. La prova che il “Renzetti” abbia questa considerazione da parte della direzione aziendale è confermata da questa ennesima decisione. In un periodo in cui dall’Unione Europea arrivano fondi per la Sanità dobbiamo assistere a questo ennesimo schiaffo e sberleffo da parte di una direzione generale di una Asl che può dare al Renzetti e ai 150.000 cittadini che serve solo un apparecchio usato. Le sottrazioni e le mutilazioni del Renzetti ormai sono una scelta ragionata. La volontà di indebolire l’ospedale frentano è chiara, con la complicità e il silenzio assordante della destra lancianese che non dice una parola per non disturbare gli amici che da Roma guidano e decidono le sorti e il destino del nostro popolo.
Negli anni scorsi, con il centrosinistra alla guida della Regione Abruzzo e Silvio Paolucci alla guida dell’Assessorato alla Sanità, sono stati espletati 5 concorsi per primari, predisposti fondi per milioni di euro per messa a norma dell’Utic, Ginecologia, Chirurgia ed altri reparti, approvato il progetto del nuovo ospedale all’interno dell’area del Renzetti e con i padiglioni attuali a norma, approvato il progetto della cittadella della salute. Cosa ha fatto invece la Regione a guida Fratelli d’Italia e Lega? Addirittura ha messo in dubbio anche il futuro del Renzetti, mettendolo al terzo posto per la costruzione del nuovo ospedale dopo Avezzano e Vasto e poi ha iniziato un lento e strategico programma di depotenziamento. Il periodo Covid lo ha confermato: Lanciano doveva essere ospedale No Covid, ma è diventato invece l’ospedale con più pazienti colpiti dal coronavirus per le inadempienze della Direzione generale che non ha fornito DPI e tamponi con la celerità necessaria.

L’elenco sarebbe lungo e quasi noioso da far conoscere ai cittadini. La scarsa considerazione verso il Renzetti la si evidenza dalle cose più semplici a quelle più complesse. Per fare solo pochi esempi:

  • il dg Schael non ha ancora nominato il primario di Neurologia, esame espletato a marzo del 2019: un ritardo incomprensibile che non trova alcuna giustificazione se non quella di mettere in difficolta il reparto;
  • il dg Schael non ancora riesce a collegare i vari padiglioni con percorsi in sicurezza costringendo i pazienti ad uscire all’esterno, per passare da un reparto all’altro;
  • il dg Schael non ancora riesce ad applicare l’indirizzo regionale che ha individuato il Renzetti, insieme all’ospedale di Atri, presidi per effettuare gli esami per lo screening del Cervicocarcinoma, alla luce dei volumi di attività effettuati e della necessaria specializzazione maturata dai professionisti che qui operano. Nel Renzetti lo screening viene effettuato da anni nel servizio di Citologia, oggi declassata da Unità operativa complessa ad Unita semplice dipartimentale, senza la nomina di alcun responsabile;
  • il dg Schael non ancora assume urologi e specialisti in otorinolaringoiatria per completare gli organici e raggiungere gli standard per poter definire il Renzetti DEA di primo livello;
  • permangono carenze di personale medico ed infermieristico e sanitario che in alcuni reparti mettono a dura provala resistenza del personale tutto che ringrazio per la dedizione e disponibilità;
  • non è dato sapere se l’Assessora alla sanità regionale della Lega Nicoletta Verì abbia deciso se e dove costruire il nuovo ospedale di Lanciano;

Aspettiamo delle risposte insieme ai 150.000 cittadini Frentani che hanno nel Renzetti un punto di riferimento a tutela della propria e altrui salute. Il dg Schael e l’Assessora Veri saranno invitati a dare delle risposte anche nel consiglio comunale straordinario che sarà convocato a settembre con un solo tema all’ordine del giorno, il presente e futuro del Renzetti, come richiesto all’unanimità dai consiglieri di maggioranza e minoranza”.

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