HomePoliticaAvezzano, il PD è stretto intorno a Babbo: “Questa città deve essere, per noi, un punto di riferimento”

Avezzano, il PD è stretto intorno a Babbo: “Questa città deve essere, per noi, un punto di riferimento”

Il percorso del Partito Democratico per Avezzano è con il candidato sindaco Mario Babbo: stamattina una conferenza stampa nella sede del partito in città ne ha spiegato le motivazioni e gli obiettivi. Il Pd presenterà una delle sei liste che lo sosterranno. Il segretario provinciale Francesco Piacente ha raccontato il rilancio del Pd in città, nel segno del dialogo e dell’ascolto, e definito la scelta della coalizione di Babbo “sentita e riflettuta: appoggiamo il patto tra le forze civiche aderendo come forze politiche e di governo con l’obiettivo di costruire un progetto stabile. Ci faremo carico dei dossier di Avezzano e della Marsica per sensibilizzare il governo. Questa città deve tornare essere per il Pd e per il territorio un riferimento: la destra è divisa, e le altre coalizioni non hanno riferimenti al governo nazionale e regionale, essenziali in questa fase”.

Il segretario regionale Michele Fina ha definito il Pd che concorrerà ad Avezzano “riorganizzato, giovane, in grado di dare casa a molte donne e a chi non c’è stato a suo agio negli anni passati. E’ tempo che si affermi una nuova generazione che prenda sulle spalle i destini di questa città”. Fina ha elencato, per i prossimi giorni, una serie di interlocuzioni dirette con esponenti del governo a testimoniare il filo diretto per la risoluzione dei problemi della città, un metodo che sarà costante in caso di affermazione elettorale: il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis per la vicenda del tribunale, i sottosegretario allo Sviluppo economico Gian Paolo Manzella per le tante opportunità di sviluppo e il viceministro degli Interni Matteo Mauri sui temi della sicurezza, Lino Guanciale per quanto riguarda la cultura e il futuro del teatro, la viceministra all’Istruzione Anna Ascani per le scuole, la ministra De Micheli per gli investimenti sulle infrastrutture a partire dal collegamento ferroviario Avezzano-Roma in 52 minuti e il ministro della Coesione territoriale Giuseppe Provenzano per a ZES. L’obiettivo per Fina è fare in modo che “la città incida nelle decisioni nazionali, per avere le opportunità che fin qui non sono state colte”. Un approccio ripreso dal candidato sindaco Babbo, secondo cui “questo tavolo per me rappresenta una chiave che ci permetterà di aprire una porta”. Tra gli obiettivi citati dal candidato sindaco: infrastrutture migliori, la concretizzazione del ruolo di Avezzano come interporto naturale, sul tema fondamentale della sanità tra le altre cose la ricostruzione dell’ospedale che sia al servizio di tutto il territorio di riferimento.

Per il senatore Luciano D’Alfonso “Avezzano può intercettare il 7-8 per cento dei due miliardi che spetteranno all’Abruzzo dal Recovery Fund”, mentre tra i temi centrali sottolineati dalla deputata Stefania Pezzopane c’è la questione del tribunale: “Abbiamo iniziato a correggere una decisione del governo Berlusconi con un emendamento nel 2009, poi abbiamo proseguito con una deroga che dovrà essere conclusa con un’azione di fatto”. Sulle infrastrutture “Paola De Micheli ha preso degli impegni e sono stati portati avanti. Con il Recovery Plan abbiamo uno spazio nuovo”.

Il capogruppo in Consiglio regionale, già assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci ha denunciato l’aumento degli stipendi per il management delle Asl che vale “2,7 milioni, con 140mila prestazioni ambulatoriali in lista d’attesa. E’ chiaro che il Covid ha avuto un peso, ma non è giustificabile per questi numeri”. Per Giovanni Lolli, già presidente della Giunta regionale, “ad Avezzano manca da troppo tempo un progetto, una visione. La progettazione richiede scelte che il Comune deve prendere in collegamento con il governo, oltre che con la Regione”.

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